Serie C

AGNONE CONQUISTA I TRE PUNTI AD ORTONA

La Sieco Impavida Ortona di serie C chiude il 2012 con una sconfitta. Al Palasport, la compagine ortonese nulla ha potuto contro la capolista Caseificio di Nucci Agnone, che tuttavia non ha avuto vita facile contro i giovani Impavidi. Assente Toscani Alberto per qualche acciacco fisico, la novità di giornata è la presenza di Blagu dall’inizio, in coppia con D’Alessandro come schiacciatori di posto 4. Per il resto solita formazione con Sitti in regia, Narcisi opposto, Di Fulvio Fabio e Di Fulvio Andrea al centro e Centorame libero.

L’inizio è di quelli che fanno capire che sarà una giornata difficile per la Sieco, in svantaggio subito 3/14. Coach Flacco prova a dare uno scossone alla squadra, inserendo Palizzi per Di Fulvio Fabio, Scutti per Blagu e Faiulli per Narcisi, con Sitti dirottato a fare l’opposto. Lo stesso Sitti dimostra di essere a suo agio in un ruolo per lui innaturale, mettendo a terra subito due palloni. Ma lo svantaggio da recuperare è troppo, e l’Agnone non è formazione da poco. Il set si chiude 10/25.

Nel secondo parziale viene riproposto lo stesso starting-seven del primo. Ed è proprio in questo set che arriva la reazione che non ti aspetti. L’Impavida dimostra di non essere una squadra da buttare e mette parecchio in difficoltà la compagine molisana. Il coach ospite chiama un time-out (15/10), e al rientro i suoi ragazzi conquistano un break importante che li porta in vantaggio (18/19). Anche Flacco chiama un tempo: un attacco vincente e l’ace di Carafa (entrato al posto di Di Fulvio Andrea per il servizio) riportano la Sieco avanti. Poi lo sprint finale ortonese, che permette alla Sieco di chiudere 25/21.

La vittoria del set non carica la squadra, che nel terzo e quarto parziale subisce i colpi del Caseificio Di Nucci Agnone. Questo domina e conquista la vittoria, aggiudicandosi i due restanti parziali con il punteggio di 15/25 e 19/25.

Una sconfitta che ci può stare contro un avversario forte. Per l’Impavida un ottimo secondo set che dimostra la qualità della squadra. Bisogna ripartire da lì per costruire i futuri successi. 

 
 

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