Una mattinata diversa al Palazzetto dello Sport, non solo per i giocatori della Sieco Service Impavida, ma anche e soprattutto per tutti i 350 bambini dell'Istituto Comprensivo I di Ortona ( San Giuseppe, Caldari, Fontegrande, Villagrande)che hanno partecipato al progetto "Scuola Sport" dell' Impavida Ortona.
Una giornata dedicata allo sport e al valore di questo nelle scuole e nell'educazione dei bambini.
Presenti tra i bambini i giocatori della Sieco Alberto Cisolla, Michele Simoni,Pietro Di Meo, Peter Michalovic, Danilo Cortina, Daniele Moretti, Domenico Maiorana, Matteo Guidone e Antonio De Paola chiamati per un giorno a fare gli arbitri in una vera e propria marea di giovani promesse.
Ad aprire i giochi è stato il Preside Andrea Alongi che ha sottolineato l'importanza dell'unione sport/scuola: " La pratica sportiva è essenziale per la formazione dei bambini. Si impara a mettersi in gioco e a rispettare le regole.
Ci si diverte e si cresce. L'Impavida ha lavorato duro in tutte le sedi e ringraziamo per questo. Un applauso alla società, alle insegnanti e ai bambini che oggi hanno sicuramente dato spettacolo".
I maestri "Impavida" del progetto sono stati Tommaso Flacco Monaco e Serena Bovani( laureati in scienze motorie), coadiuvati da Luca di Pietro, che esprimono tutta la loro soddisfazione per un progetto che è al terzo anno: " E' stato indimenticabile e i bambini come sempre ci hanno dimostrato affetto. La festa finale è stata un successo e vedere i bambini giocare in campo è stata una soddisfazione. Piccoli giocatori con tanta ma tanta voglia di sorridere. Ringraziamo le maestre che ci sono state di grande aiuto e la scuola per aver reso possibile tutto questo".
Alla giornata di oggi hanno inoltre partecipato "Masetto" il draghetto, le ragazze della Serie D Femminile Sara Piermatteo,Sara Ortolano e Federica Cannavina, assieme a Chiara Ciammaichella, Antonio Bisignani e tutto lo staff impavida.
Un Palazzetto movimentato, colorato e che sprizza gioia da tutti i pori è l'immagine più bella che questa giornata poteva regalare a tutti.
Lascia un Commento